“Tra moglie e marito non mettere … il calcio!”

Intervista a Fabrizio Bramati

Spesso si discute se sia meglio una vittoria giocando male, oppure cercare sempre di perseguire il bel gioco ad ogni costo. C’è anche chi sembra non accontentarsi di entrambi, come Fabrizio Bramati allenatore della prima squadra femminile della Vibe, reduce dal roboante 4-0 di domenica , visto il suo laconico commento “All’andata avevamo vinto 10-1!”

Fabrizio, comunque un ottimo risultato no?

“Ovviamente sono contento quando si vince non scherziamo! Il problema maggiore è stato letteralmente rimanere in piedi, visto che giocando la mattina il campo era una lastra di ghiaccio.”

Una volta risolto il problema primario però poi la partita è andata in discesa

“Soprattutto grazie alla Ros (bomber Rosella Colombo ndr) che con una doppietta l’ha sbrogliata , ma anche all’altra doppietta di Erika Pirovano. Sicuramente, se le ragazze ci hanno messo un po’ di più a carburare, è stata colpa della preparazione molto dura che ho pensato.”

Scelta dovuta a cosa?

“Al fatto che nel girone d’andata abbiamo avuto tutti gli scontri diretti alla fine e dobbiamo arrivare in fondo con la massima preparazione possibile, quindi meglio caricare un po’ di più adesso”.

Tu ormai sei un vero esperto con queste ragazze, nonostante sia questa la prima vera stagione da capo allenatore con loro

“Sono quattro anni che sono con loro e ne sono felicissimo. Ho dovuto fare un po’ di gavetta perché non avevo mai allenato a 11, quindi all’inizio ho fatto da vice e poi mi son fatto trovare pronto.”

Raccontaci un po’ della tua esperienza

“Allenavo all’inizio il calcio a 7 col CSI, con cui mi sono tolto delle belle soddisfazioni. A Salsomaggiore siamo arrivati alle finali nazionali, dopo il campionato qualificazione, rappresentando la nostra regione. Torneo di dieci giorni e alla fine ci hanno proclamato campioni d’Italia! L’anno dopo ci hanno mandato gli scudetti da cucire sulle maglie: bellissimo. In più, grazie alla vittoria, l’anno dopo il CSI mi ha regalato il corso da allenatore che ho fatto all’Inter.”

Da lì poi la voglia di passare al calcio a undici

“Sono arrivato alla ViBE grazie a Barbara Pedrazzani che mi ha dato l’opportunità di dare una mano. Io stavo per iniziare da una seconda categoria maschile, solo che mi piaceva tantissimo la società Vibe e l’opportunità di lavorare con queste ragazze che alla fine ho accettato”.

Che differenza ci sono tra maschile e femminile?

“Per quanto mi riguarda solo di positive. Le ragazze non si lamentano come gli uomini e se prendono un colpo stanno zitte e lo ridanno. Altra differenza è che se capiscono che tu ne capisci, ti danno tutto seguendoti fino all’ultimo. Grandissime lavoratrici: davvero ideale allenarle.”

In più so anche che tu sei legato a doppio filo con questa squadra

“Diciamo di si, visto che la mia futura moglie è una delle mie giocatrici. Chiara è il nostro terzino destro e ammetto che, purtroppo per lei, non è facile essere la mia futura moglie e mia giocatrice”

Trattamenti di favore?

“Zero! Anzi, meno di zero. Mi accorgo molte volte che se con le altre mi arrabbio lei la massacro proprio, inconsciamente forse cerco di dimostrare che non faccio favoritismi ma finisco con il prendermela più con lei”.

Si rifarà a casa immagino

“E’ capitato che non la facessi giocare due partite di fila e non abbiamo parlato per due sere (ride ndr)! Scherzi a parte è un piacere allenarla”.

Una bella mano te la dà, non solo in campo, avere una giocatrice come Rosella Colombo

“La Ros è unica, in campo è sempre quella che chiede il massimo da tutte: una perfezionista ma è giusto così. Quando sono arrivato in realtà lei aveva deciso di non giocare più ma, complici una serie d’infortuni, l’ho convinta a tornare in campo fino alla fine della stagione. Beh non è più uscita.”

Quindi dove fissiamo l’asticella per questa squadra?

“L’obiettivo è sicuramente quello di fare i playoff poi vediamo dove arriveremo. Anche perché il nostro capitano si sposa e quindi ai playoff lei sarà in viaggio di nozze! Abbiamo anche di questi inconvenienti ma siamo talmente felici per lei che insieme sapremo raggiungere i nostri traguardi anche per lei”.