UNA POLTRONA PER DUE

Stefano Sala e Alessio Vimercati: coppia di allenatori per i 2006.

Alla viglia di Natale, da quasi vent’anni, è tradizione vedere per celebrare le feste “Una poltrona per due” cult movie degli anni’80 con Dan Aykroyd e Eddie Murphy.

Il film è diventato anche sinonimo di quando ci sono due persone in corsa per una sola posizione, o comunque un posto con una difficile coabitazione.

Il problema però non sussiste alla ViBe Ronchese, dove sulla panchina dei ragazzi del 2006 siedono in tandem Stefano Sala e Alessio Vimercati.

I due, al primo anno qua con noi, in realtà hanno un sodalizio in panchina che dura da ben sei anni, come ci racconta Alessio: “Io e Stefano siamo da parecchi anni insieme, soprattutto perché andiamo molto d’accordo. L’unità di intenti è quello che ci unisce, quando siamo in panchina siamo quasi “una cosa sola” ed avere un rapporto così con un allenatore fantastico”.

La loro simbiosi è evidente anche nel guidare la squadra, prosegue Stefano: “La nostra idea è quella di seguire un calcio più basato sulla tecnica che sulla tattica. Soprattutto a quest’età è importante che i ragazzi si divertano, in primis, ma soprattutto che non seguano l’ansia del risultato.”

Entrambi professano l’importanza del cercare di fare gioco, punto fondamentale della carriera di un buon calciatore.

Le loro carriere causa infortuni non sono durate a lungo: Stefano a 23 anni dopo una pubalgia ha dovuto smettere mentre Alessio addirittura a 19, a causa di un ginocchio ballerino.

Questo li ha portati a concentrarsi molto giovani sulla carriera da allenatore.

“Ero all’ultimo anno da giocatore e già avevo cominciato ad allenare”- introduce Stefano- “ un mio ex allenatore mi ha chiesto se potevo dare una mano, se me la sentivo di prendere le redini di una squadra e da quel momento sono 12 stagioni di fila. Mi sono sempre concentrato soprattutto sulle annate dei giovanissimi e degli esordienti proprio perché, come detto prima, mi piace poter far crescere i ragazzi in questa prima fase.”

Gli fa eco Alessio: “Anch’io ho dovuto smettere molto presto, il ginocchio ha fatto crac e non me la sono sentita di operarmi. Ho iniziato dai più piccolini ed è stato subito qualcosa che mi ha dato grande soddisfazione.”

Il gruppo del 2006 è reduce da un torneo a Sanremo, dove i nostri ragazzi si sono distinti non solo per le prestazioni: “E’ stato un bellissimo torneo, che ha permesso soprattutto al gruppo di crescere ed amalgamarsi ancora di più. Passare qualche giorno via aiuta moltissimo.”

Alessio ha dovuto reggere, per una volta, il peso della panchina da solo visto che Stefano non ha potuto essere con la squadra: “Siamo stati sconfitti ai quarti di finale contro la Scarioni (vincitrice del torneo ndr) in una partita che però definisco la più bella per me. Nonostante la sconfitta abbiamo fatto vedere sempre la nostra voglia di giocare e di recuperare contro una squadra molto forte.”

La ricerca dello stile, della tecnica parte dagli allenamenti che Stefano descrive in maniera dettagliata: “Non vogliamo allenamenti noiosi! Cerchiamo sempre di trasformare anche gli esercizi di passaggi in mini “sfide” cercando sempre di stimolare una competizione sana. I ragazzi si divertono e ci divertiamo anche noi con loro.”

Allenarsi, crescere e divertirsi i pilastri fondamentali per questi due giovani allenatori.