Testa sulle spalle, visione di gioco e piedi sopraffini

Intervista a Luca Fiore

Intervista a Luca Fiore

Intervista a Luca Fiore

Testa sulle spalle, visione di gioco e piedi sopraffini, come dimostra l’assist al bacio per il gol del pareggio col Barzago.

Luca Fiore, classe 1994, è tutto questo ma molto altro ancora, come ci racconta lui stesso: “Il calcio è la mia passione più grande. Gioco da quando sono piccolo e spero di giocare ancora a lungo, non è diventata la mia professione (purtroppo) ma mi è rimasto dentro il fuoco di giocare”.

Hai sperato diventasse il tuo mestiere il calciatore?

“Beh si, penso che ogni bambino che giochi a calcio punti a farlo diventare la sua professione. Un sogno nel vero senso della parola e ci ho provato con tutto me stesso. Quando però capisci, da grande, di non esser arrivato a quel livello la cosa più sbagliata da fare è mollare. La passione è tutto in questo sport e io ne ho davvero tanta.”

Passione che ti ha portato alla ViBe l’anno scorso

“Si, sono arrivato con gli altri “vecchi”, che solo a chiamarci così mi viene da ridere visto che ho solo 25 anni. Avevo già campionati di eccellenza e promozione alle spalle, in cui ho anche incontrato il mister sul campo, e venire qui è stato da subito bellissimo. Adoro tutto:la società, il campo e soprattutto il gruppo”.

Parlate tutti soprattutto del gruppo e fa molta impressione visto che, in una squadra, è la cosa più importante

E’ fondamentale avere un gruppo così unito e fa davvero piacere. Questo nasce dal lavoro insieme, dalle vittorie. La scorsa stagione eravamo 13/14 elementi nuovi e non è sempre facile unire tutto, ma appunto con risultati positivi siamo riusciti a cementarci e adesso ne raccogliamo i frutti.”

Frutti che si stanno vedendo anche con i risultati, ma dove potete arrivare?

“Non mi nascondo e dico che l’obiettivo deve essere migliorare quanto fatto l’anno scorso e arrivare ai playoff con una posizione migliore. Sappiamo di aver perso tempo e punti, ma la voglia di riscattarsi è tanta”

Il bel pareggio contro il Barzago ne è la prova

“Squadra tosta di cui sono anche un ex anche solo per mezza stagione. Ne è venuta fuori una partita maschia e un pareggio alla fine giusto. Peccato essere partiti un po’ molli ma abbiamo recuperato.”

Prima parlavi di aver avuto il mister contro come avversario, che tipo era?

“Un mastino nel vero senso della parola. Forte difensore centrale e quando l’ho trovato contro era dura. Come allenatore adoro che mi dia libertà di manovra e mi faccia giocare molto tecnicamente, sono entusiasta che il gioco passi dai miei piedi.”

Più duro da allenatore o da giocatore?

“Da allenatore è un bel martello eh…però la sua ruvidezza in campo non la batte nessuno!”

VIBE Ronchese