LA BASE DELL’ICEBERG

I dodici anni alla Vibe di Angela Besana

“A me non piace dire faccio di qua o faccio di la. Io provo a fare quello che riesco, magari non faccio un lavoro praticamente sportivo ma cerco di dare il mio contributo come posso”.

Un adagio sul calcio, pronunciato dal Vate di Setubal Josè Mourinho recitava che: “ Chi sa solo di calcio non sa niente di calcio”.

Nello sport, come nella vita, ci sono tante persone fuori dal campo che fanno un lavoro “oscuro”, lavorando col falcetto per perfezionare tutti gli angoli e far si che gli atleti e gli allenatori, in campo, si possano esprimere al meglio.

La quint’essenza dell’abnegazione verso questo ruolo alla Vibe Ronchese è rappresentata da Angela Besana, storica responsabile della segreteria delle giovanili della nostra società.

“Sono nel club praticamente da…sempre! Dal 2007, seguivo mio figlio che giocava a Bernareggio e mio marito era il dirigente della squadra. Quando ci fu la fusione gli chiesero di entrare nel consiglio direttivo della nuova Vibe, quindi di conseguenza cominciai a dare una mano anche io. Mi sono inserita piano piano e non ne sono più uscita”.

La cosa più bella del parlare con Angela non è solo il grande amore che traspare per il lavoro che svolge alla Vibe, ma soprattutto l’incredibile modestia che dimostra quando ne parla: “Io non è che faccia un lavoro di campo, non è nemmeno dissimile da quello che faccio tutti i giorni. La cosa bella è il poter stare insieme ai ragazzi, dai più piccoli fino ai più grandi. Mi piace stare insieme alle persone, mi sono fatta prendere ed infatti sono 12 anni che ci sono dentro”.

Un ruolo fondamentale, dietro le quinte, ma che fa in modo che tutti possano svolgere il proprio compito: “Mi occupo dei tesseramenti con la federazione, raccolta delle quote d’iscrizione dei ragazzi e l’iscrizione ai vari campionati: la burocrazia. Mi occupo anche del magazzino e della distribuzione dei kit e con la Lilliana a Villanova anche del lavaggio delle maglie”- la struttura portante della Vibe.

Angela è anche una delle persone più qualificate a raccontarci di come la Vibe sia cambiata dalla fondazione ad oggi: “E’ cambiato parecchio oserei dire tutto. Siamo partiti come una realtà piccolina con circa un centinaio di tesserati mentre adesso, tra ragazzi dirigenti, quasi 350. Siamo cresciuti tutti, magari facendo degli sbagli, come succede quando si cresce, ma facendo anche tante cose buone soprattutto per i ragazzi. Lavoriamo con lo spirito di farli crescere, dargli un’opportunità per sfogarsi tramite lo sport ma anche di crescere in un gruppo”.

Continua: “Mi piace vedere che lavoriamo proprio in questa direzione nonostante le dimensioni siano cambiate, anche perché non è semplice”.

Numeri importanti, che si sono praticamente triplicati, sperando di continuare: “Abbiamo sempre una risposta importante, anche dagli open day che facciamo per i bimbi più piccoli segno che anche nella zona vedono che persone siamo e come facciamo le cose”.

Alla domanda diretta, sul cosa la renda più fiera della società la risposta, con una nota di emozione, è rapidissima: “Mi rende più fiera proprio vedere l’affetto e l’attenzione che ci dimostrano, che capiscono che siamo delle persone che nonostante le difficoltà che possiamo incontrare facciamo questo per dare un’opportunità di fare sport ai nostri ragazzi, di dare un punto di riferimento con persone che danno l’esempio, o almeno ci provano, nello sport e forse anche nella vita”.

La chiusura è dedicata ad un ricordo di questi dodici anni: “Se mi chiedi un solo momento da ricordare la vedo dura così su due piedi. Probabilmente il vedere i ragazzi che sono entrati da noi  anni fa e vederli ora cresciuti, vedere i risultati che hanno raggiunto e poterli salutare quando sono in giro. E’ una soddisfazione. Però voglio guardare il futuro, sarebbe bello un giorno avere una struttura nostra, una nostra casa per continuare anche nel futuro a dare un’opportunità ai nostri ragazzi”.

Niccolò Arenella